venerdì 16 gennaio 2009

giovedì 15 gennaio 2009

giovedì 1 gennaio 2009

Tanti auguri fioi! Un brindisi virtuale all'anno nuovo. Viva!
Approfitto per aggiornarvi un po' sulla condizione postoceanica visto che ancora non ho avuto occasione di sentire alcuni di voi, ed altri solo per qualche ritaglio di tempo.
Impressioni a caldo? Fa un cazzo di freddo. E potrei chiudere così in bellezza, ma anche no. In realtà.. bene e male.
Male è il sistema in cui sono intrappolati questi illusi, l'origine amplificata della nostra avanzante situazione italiana. Qui è tutto easy, talmente easy che la filosofia generale è prendere tutto come viene. Propinato. Non c'è un cazzo da fare se non star davanti ad un ingegnosa quanto longeva cable tv, complice ma non scusante il lungo freddo inverno e le immense distanze per raggiungere qualsiasi cosa. Non è difficile immaginarsi Toronto, basta figurarsi una città americana di quelle che appaiono nei film, senza troppo palazzi. Strade giganti, quadrate, percorse da macchinone altrettanto quadrate. Immense zone dedite ai centri commerciali, quadrati, in mezzo a quartieri di case identiche, quadrate. Per quanto sia sviluppata in larghezza e la zona periferica costituisca la maggior parte della città, in centro le cose cambiano ed è discretamente figo. Ci sono mega grattaceli ma con i loro spazi, alternati ad edifici di vecchia, per quanto possa esserlo, fattura od eccentrico stile. Ci sono parchi e c'è quel mare che chiamano lago. Condite il tutto con una spruzzata di neve e l'effetto emoscion è garantito.
Male è la situazione in cui sono qui io, dove gli spazi per farmi i cazzi miei sono davvero pochi ed i parenti, anche se a fin di bene, mi stanno un po' soffocando. Ma va bene così, me l'aspettavo e sopporto, visto che il mio inglese ne risente positivamente. Pensando a New York non vedo l'ora di andarmene, in attesa che quel coglione di bruno, perdonatemi il disfemismo (non paglia eh), si faccia vivo su scaip.
Bene è la popolazione, un minestrone etnico degno di uno dei poli immigrativi probabilmente più grandi. La gente è tranquilla, girando per il centro ti senti talmente al sicuro che il sapere d'essere in una metropoli da cinque milioni e mezzo di abitanti sembra una presa per il culo. Forse in certi quartieri la situazione cambia ma la diffusa propensione ai sorry, thanks, howareyou a chiunque per qualsiasi cosa è un segno di civiltà che troppo spesso a casa nostra manca.
Bene è tante altre cose, a volte piccole, a volte emozioni, che sarebbe impossibile descrivere in questa sede ma penso potrete immaginare.
Prima che paganini me lo chieda di nuovo, si mangia di merda, manca proprio la cultura del cibo. Abituati ai fast food quando vanno a mangiare una pasta sembra oro colato anche se è fatta col culo. L'altro giorno penso di aver toccato il fondo: fast food cinese in un ospedale americano, suona bene eh!
Fighe ce n'è. La media non è troppo pesante come pensavo all'inizio, c'è un po' di tutto e le giappe girano in minigonna senza calze a -9. Non male. Tutti mi dicono che sono, senza esclusione, delle gran vacche.
Mi mancate tutti e vorrei essere a festeggiare capodanno lì con voi. Bevete un rujo anche per me in nome dell'anno nuovo, che possa portarci un sacco di belle cose.